lunedì 28 febbraio 2011

Esperienze dopo operazione

http://forum.alfemminile.com/forum/f...ia-iatale.html

"Operazione nissen rossetti"
Inviato da hcazoo il 3 mar a 18:16


Mi hanno fatto l'operazione con la tecnica Nissen Rossetti nel mese di novembre; la mia situazione era abbastanza grave e dopo 3 anni di inutili tentativi ho dovuto sostenere l'operazione. Ho 38 anni e un fisico in ottime condizioni (a parte il reflusso).
L'operazione è andata benissimo e sembra che il problema si sia risolto completamente. Sto effettuando tutti gli esami di controllo ma vanno bene.
Il post operatorio è stato tranquillo e dopo 2 gg ero già a casa.
Un p più complicato è stato ricominciare a mangiare; bisogna imparare a deglutire poco per volta e a piccoli pezzi; mai unire liquidi e solidi nei primi 15 20 gg; sembra strano ma se uno mangia e beve il cibo diventa un "pastone" che non scende e quindi blocca completamente l'esofago; (mi è successo 2 volte e a parte la paura della prima volta in realtà è solo un p doloroso ma nulla di grave).
Ad oggi sto bene a parte una leggera disfagia che devo iniziare a curare ma niente di grave te lo assicuro; rispetto al vomito che tutte le mattine mi colpiva quando mi alzavo non è niente.
Certo sono dimagrito 10 kg e solo con il tempo li recuperer (ma forse anche no visto che ero sovrappeso).
Il mio consiglio è di farla ma controlla molto bene il chirurgo. Il mio è molto buono e sta a Roma.
Ciao e in bocca al lupo


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http://gsa2007.ceda.unina2.it/Lavori...MC-III-016.doc



LA FUNDOPLICATIO SEC. NISSEN-ROSSETTI LAPAROSCOPICA E’ EFFICACE NEL CONTRASTARE IL REFLUSSO GATRO-ESOFAGEO E FARINGEO, IDENTIFICATO ALLA pH-IMPEDENZOMETRIA ESOFAGEA DELLE 24 ORE (MII-pH)

Del Genio GM, Amato G, Maffettone V, Allaria A, Tolone S, Russo G, Limongelli P, Sagnelli C, Guadagni I, Lucido F, del Genio A.

I DIVISIONE CHIRURGIA GENERALE E GASTROENTEROLOGICA (Dir. Prof. A. del Genio)

INTRODUZIONE: Scopo del presente lavoro è valutare a medio ed a lungo termine l’efficacia della plastica antireflusso sec. Nissen-Rossetti nel contrastare il reflusso gastroesofageo e faringeo, individuato attraverso la pH-impedenzometria intraluminale multicanale di 24 ore (MII-pH).
MATERIALI E METODI: Su circa 1000 pazienti, sottoposti a fundoplicatio sec. Nissen-Rossetti nella nostra divisione dal 1972, l’approccio laparoscopico è stato adottato in 428 pazienti consecutivi (172 M; 256 F, età media 41.9 anni, range12-80) affetti da malattia da reflusso gastroesofageo, non responsivi alla terapia medica . La popolazione arruolata per lo studio consiste in pazienti, di tale gruppo, con un follow up di almeno 12 mesi. Nella valutazione preoperatoria tutti i pazienti sono stati sottoposti ad esofagogastroduodenoscopia, Rx esofago stomaco con m.d.c., manometria esofagea stazionaria e pH-metria esofagea delle 24 h. Inoltre trentuno pazienti sono stati valutati con MII-pH e classificati, sulla base dei sintomi clinici, nel gruppo di pazienti affetti da reflusso gastroesofageo o faringeo. RISULTATI: Il confronto tra reflusso gastroesofageo e faringeo è dedotto dall’attenta analisi delle indagini strumentali effettuate nel pre-peri e postoperatorio in particolar modo per quanto concerne la MII-pH. Non si e’ registrata alcuna conversione alla chirurgia open nè alcuna mortalità. Una complicanza maggiore si è avuta in 4 casi (1.1%) ed ha condotto ad un reintervento (anch’esso mediante approccio laparoscopico) in tre di questi. Il tempo operatorio medio è stato di 52±14 min. La degenza media è stata pari a 2.6±0.9 giorni. Ad un follow up medio di 83.2±7 mesi il risultato e’stato definito eccellente dal 92.9% dei pazienti. Un follow up strumentale ad 1 anno è stato possibile in 96380 pazienti: la manometria esofaga stazionaria ha mostrato un significativo aumento dei valori pressori della neo HPZ (28.1±1.2 mmHg) ed un incremento dell’ampiezza delle onde peristaltiche nell’esofago distale (DEA) è stato altresì osservato nel 79,1% dei pazienti (7696).
CONCLUSIONI: La fundoplicatio sec. Nissen Rossetti garantisce un’eccellente protezione sia dal reflusso gastroesofageo che faringeo. L’ impiego della pH-MII risulta, inoltre, essere appropriato nei pazienti candidati alla chirurgia per individuare coloro i quali siano affetti da reflusso non acido.

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F30anni (USA)

"Ciao a tutti,
ho eseguito la nissen e devo dire che sono molto sorpresa. Avevo letto molte opinioni disparate, il mio intervento è andato molto bene. Avevo il terrore per le incisioni e l'intervento. Sono tornata a casa 24ore dopo l'intervento, ho mangiato un sacco di budino al cioccolato. Tra 4 giorni tornerò a lavorare part time. Mi sento debole ma non è un grande male. Ho potuto mangiare un sacco di cose venerdì (pasta, uovo, burro di arachidi (nutella?). La cosa più bella da affrontare è che non ho più alcun sintomo di reflusso! Dormo sdraiata la notte e no farmaci.

Un tizio risponde: pare che il recupero nei soggetti giovani sia molto più rapido, io ho 53 anni ed ho avuto un lento recupero dopo l'intervento (13 settimane!) ma la differenza di come mi sento dopo l'intervento è enorme!
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Tizio75

Ciao a tutti. Sono un lettore di lunga data, poster per la prima volta
Voglio ringraziare tutte le persone che qui hanno condiviso le loro esperienze sulla fundoplicatio. Il primo mese dopo l'intervento è stato sicuramente il più difficile. Ma mi aspettavo questo grazie a voi, ai vostri interventi sul forum. Posso mangiare praticamente tutto ciò che non è piccante, non devo mangiare troppo ne troppo velocemente. Con l'aumento del cibo il mio livello di energia è tornato alla normalità. Adesso sto lavorando e sono tornatoa giocare a tennis come prima. Grossi problemi non ne ho ma ho un dubbio per le cicastrici che sono attualmente nero violaceo. Dio vi benedica.

Gli risponde Ciccio64

Anche le mie cicatrici erano nero violaceo, dopo sei settimane sono andate a schiarire. Sono stato in piscina ed uno mi ha chiesto se ero stato ferito in battaglia (o morso da uno squalo). Dopo sei mesi sono ancora visibili ma in dissolvenza.

risponde Okeitta
io sono stata operata alla cistifellea e la mia cicatrice è scomparsa

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Umberto(USA)

Ciao, ho fatto la nissen nel 1989 ed è stata la cosa migliore che ho mai fatto, non ho avuto problemi per 15 anni. Mangiavo e dormivo alla grande. Negli ultimi 18 mesi ho problemi: prendo farmaci e sto attento a quello che mangio (chiede info su esophyx)

Sissylilly risponde:
è meraviglioso sapere che la tua nessen è durata 15 anni! Perchè non esegui una nuova nissen dunque? Io ho eseguito 9settimane fa la Hill posteriore anzichè la nissen per il mio gerd: ha molti meno effetti collaterali ed un recupero più semplice


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Ditzy76
Ho eseguito la nissen una settimana fa, il dolore alla spalla è quasi insopportabile. Posso inghiottire soli liquidi: the, budino, pappine.

Ldjane risponde:
il dolore alla spalla è causato dai gas che hanno utilizzato per l'intervento. passeggia molto, favorisce la scomparsa. sorseggia acqua tutto il giorno per l'alimentazione. Vai dal tuo medico a farti prescrivere il farmaco per la nausea ed uno per dormire la notte. Questo accade spesso, ma costantemente migliorerà, al 90% nelle prime 8 settimane, il restante 10% di miglioramento dopo. Più si è giovani più veloce è il recupero.Io sono stata male con i tuoi sintomi 5 settimane e mezzo. Poi all'improvviso un netto miglioramento. Ho eseguito la nissen 3 mesi fa e sto alla grande!

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Tommi75:
Tempo tempo tempo. Le prime 2/3 settimane sono state molto difficili per me. Si devono travare i cibi che puoi ingerire e cercare di bere il più possibile. Dopo 5 settimane potevo mangiare una certa varietà di prodotti.

Ditzy76:
Grazie a tutti coloro che hanno risposto al mio post. Sto un po 'meglio, lotto per mandare piccole quantità di cibo verso il basso. Ho successo con uova strapazzate e purè di patate. Tutto ciò che è più sostanzioso delle uova strapazzate si sente come bloccato e fa male molto cercare di aspettare per poter scendere. Sono passati 13 giorni dal mio intervento chirurgico, il dolore è intenso nelle zone del mio stomaco, è stato uno shock. Ho chiamato il mio dottor più volte per verificare i vari dolori e lei mi ha assicurato che ciò provo è normale. Sono anche in un momento difficile, depressa perché non mi posso spostare anche per fare le cose più semplici. Ma tutto sommato mi sento meglio di quando ho postato prima.

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Melissa:

Sono a 14 giorni post-op e conosco la sensazione di depressione e di non essere in grado di fare nulla. E' bello sapere che non sono sola. Sono stata fortunata perché ho potuto mangiare di più comunque. Continuo ad avere dolori. Dio vi benedica.

Un tizio:
sto tornando ora al lavoro (operato 3 mesi fa), una giornata intera di lavoro mi stanca. Come tutti sappiamo il processo di guarigione può essere lungo. Penso che la linea comune per tutti è quella di rendersi conto che dobbiamo cambiare stile di vita, mangiare diversamente da prima (io ho ancora attacchi di dolore per i gas). Ho mangiato purè di patate fino ad ora, non credo li mangerò più nella mia vita. Dopo aver subito l'intervento ed il duro recupero dopo ho pensato che se avessi saputo cosa affrontavo non lo avrei mai eseguito. Ma oggi lo rifarei. Sono stato libero dal reflusso il giorno dopo l'intervento ed è meraviglioso non svegliarsi nel mezzo della notte con lo stomaco in fiamme ed una combustione nella mia gola. Per il gas post intervento: succo di mela.

Il 90% della sua guarigione si verifica nei primi 8 settimane; l'ultimo 10% richiederà un massimo


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Plastiche anti-reflusso
Altre tecniche anti-reflusso di rara esecuzione comprendono la Lortat-Jacob 2 e la Hill che richiedono entranbe la pessi del fondo gastrico al diaframma per ottenere la ricostruzione dell’angolo di His.

Gentilissimo Dr. Favara, c'è qualche centro italiano che pratica la Hill?

Vi riporto una (tradotta) testimonianza dagli usa (solito forum).

... Nissen è un irrigidimento della Bassa esofagea sfintere (LES) avvolgendo la parte superiore dello stomaco (fondo) intorno ad esso. Questo comunemente funziona bene, ma provoca per il paziente l'impossibilità di vomitare. La riparazione Hill è una nuova procedura più complessa che è una ristrutturazione del LES in modo che funzioni come natura ha destinato. La collina di riparazione consente al paziente di conservare la loro capacità di vomito. Allora perché la Nissen rimane la prima scelta di un intervento chirurgico, se la riparazione Hill sembra essere il metodo migliore? Ho chiesto a il mio medico e questo ha candidamente detto: perché i chirurghi, in generale, non sono molto bravi a fare ciò che, a suo parere. Quindiscelgono la procedura più semplice per aiutare i loro pazienti, perché non sono capaci di eseguire una riparazione Hill.
Naturalmente, questo è un medico chirurgo generale che ha eseguito quasi 200 Hill riparazioni dal 1994. Finora Egli ha avuto a causa persone con sintomi ricorrenti, sono stati entrambi estremamente obesi. Ci è stato fatto uno studio su 20 anni i risultati di una collina di riparazione che indica oltre il 90 per cento dei pazienti erano ancora soddisfatti con il loro modo di sentire. 3 giorni in day hospital e una lenta integrazione della normale alimentazione. Credo che sto per concludere per una riparazione di Hill, dato che sono giovane e non voglio spendere i prossimi 60 anni della mia vita combattendo con GERD...

giovedì 11 novembre 2010

Collarino magnetico sembra essere la soluzione definitiva al reflusso gastroesofageo



Il collarino magnetico LINX™, distribuito da Torax™ Medical Inc., sembra essere la soluzione definitiva al reflusso gastroesofageo, attualmente questo intervento viene effettuato, per quanto riguarda l'Italia, solo al Policlinico S. Donato di Milano, sotto la guida del Prof. L. Bonavina, con risultati ottimali ed è la tecnica chirurgica meno invasiva attuata finora contro il reflusso. I pazienti trattati con questo metodo sono tornati a vivere una vita normale. Il collarino o "sfintere magnetico" costituito in perle di titanio, impiantato per via laparoscopica, viene avvolto intorno alla valvola del cardias mimandone perfettamente le funzioni.
Questo video non vuole violare i diritti di nessuno e nè tantomeno vuole essere a scopo pubblicitario per nessuno. Pubblico questo video soltanto a scopo scientifico e informativo, per far conoscere il più possibile questa tecnica innovativa e nella speranza che possa aiutare chi soffre di questo serio disturbo. Ringrazio la Torax™ Medical Inc. per il video e le informazioni di cui loro sono i detentori di tutti i diritti, il sito ufficiale http://www.toraxmedical.com/


Email del Prof. L. Bonavina
luigi.bonavina@unimi.it

Una storia di successo!
Questo é un utente del forum: www.forumsalute.it

Nikname: albertoaf

Ciao a tutti,
è un po' che non vengo a trovarvi.
Il Prof. Bonavina mi ha impiantato il collarino il 04.12.2007.
Ero il n° 23.
A due anni e 4 mesi sto benissimo.
Al 28.04 devo fare quello che spero sia L'ULTIMA gastro e ph di controllo (la ph la fanno con una sonda che mettono nello stomaco e che via radio manda i dati a un ricevitore che devo tenere alla cintura).
Non che ci vada volentieri, visto che non ho disturbi e sto bene.
Diciamo che è un sacrificio per quelli che verranno dopo di me.
Per Fabrizio.
Io sto benissimo, tornassi indietro mi farei operare per primo non per 23°.
Sperando che dura.

Ciao

lunedì 16 luglio 2007

Il sistema Gatekeeper

Il sistema Gatekeeper, lanciato alla fine dello scorso anno consiste in una serie di protesi individuali fatte con materiale biocompatibile (simile alla sostanza utilizzata per le lenti a contatto) applicabili per via endoscopica. Le protesi appena inseritenella parte esofagea vicino al LES, hanno la caratteristica di espandersi al contatto con i fluidi dei tessuti, accrescendo lo sfintere. Gli impianti Gatekeeper creano in tal modo una barriera parziale destinata a consentire il normale passaggio di liquidi e cibo e, nel contempo, a impedire il reflusso del contenuto gastrico in esofago. L`intervento richiede solo un giorno di ricovero e dura meno di 30 minuti. Il trattamento é completamente reversibile in quanto le protesi sono eventualmente removibili endoscopicamente. Dalla reazione di 14 medici, compilata sull base dei risultati ottenuti dal trattamento di 67 pazienti in nove centri medici europei e pubblicata sulla rivista Endoscopy, si conclude che l`impianto Gatekeeper si é dimostrato un trattamento sicuro ed efficace per la malattia da reflusso gastroesofageo.
I risultati clinici dello studio sono soddisfscenti a breve , a media, e a lungo termine: a 1 mese piú del 65% dei pazienti riferiva un netto miglioramento dei sintomi percentuale che salivaal 68% al controllo semestrale asserisce G. Costamagna direttore dell`Unitá Operativa in Endoscopia digestiva chirurgica del policlinico Gemelli che ha partecipato a tutte le fasi dello sviluppo del Gatekeeper e allo studio multicentrico di efficacia clinica. Il carattere di multicentricitá ha dimostrato- prosegue Costamagna - che la procedura é applicabile su ampia scala perché i risultati ottenuti nei diversi centri sono sovrapponibili sfiorano il 99% di successo nell`esecuzione tecnica. Da sottolineare, infine la sicurezza della procedura: si sono registrate solo 2 complicanze(3%) di cui solo unacosidetta maggiore che non ha comportatocomunque conseguenze per la salute del paziente.
Mediante tecniche convenzionali di misurazione del ph su periodi di 24 ore, l`equipe di Costamagna e le altre che hanno partecipato allo studio hanno osservato nei pazienti trattati, una riduzione dei livelli di acido da una media del 9,1 per cento al 6,1 per centomentre la pressione mediananel`esofago inferiore (una misurazione dell`efficacia del LES accresciuto) era aumentata da 8,8 mmHG al basale, a 13,8 mmHG a sei mesi.
Sono stati confrontati - -afferma Costamagna - la pressione di base dello sfintere esofageo inferiore, infatti é la misura piú semplice ed oggettiva per valutare la capacitá del cardias di opporsi al reflusso. La quantitá di acido cui la nucosa esofagea é esposta é un dato importante poiché quantifica gli effetti della procedura sul responsabil di irritazione esofagea e i sintomi clinici. I risultati saranno probabilmente migliorabili, in futuro grazie ad eventuali affiancamenti tecnologici e proceduali.


Altri siti che ne parlano:


Link: http://italiasalute.leonardo.it/news.asp?ID=6506

Link: http://www.medtronic.com/

domenica 15 luglio 2007

Storia di una ragazzina di 7 anni che ha potuto tornare a vivere grazie alla Fundoplication




L`articolo é stato tradotto mediante google quindi riporta diversi errori di ortografia.




Un primato chirurgico tropeano. E' il Prof. Luigi Bonavina il primo al mondo ad aver sperimentato un nuovo dispositivo antireflusso



E' stato per la prima volta al mondo il tropeano Luigi Bonavina, prof. di chirurgia generale presso l'Università di Milano e Direttore dell'Unità Operativa di chirurgia generale dell'Istituto Policlinico San Donato, ad aver applicato su un milanese di 30 anni, affetto di reflusso gastro-esofageo, un 'collarino magnetico', frutto della ricerca biomedica americana, che permetterà al paziente di vivere una vita normale. Il reflusso gastroesofageo è un fenomeno che entro certi limiti può essere definito normale e senza conseguenze. Nel casi più gravi, invece, peggiora notevolmente la qualità della vita fino a provocare, in situazioni estreme, un' infiammazione cronica dell’esofago ed altre gravi complicazioni. In questo caso si parla di malattia da reflusso gastroesofageo, una patologia che affligge circa il 10% degli italiani. Si tratta di una malattia il cui sintomo caratteristico è un bruciore al petto che si irradia fino alla gola. A questo si possono associare il rigurgito in bocca di acido o di cibo, eruttazioni frequenti (presenti soprattutto dopo i pasti , ma che possono anche essere favoriti dalla posizione sdraiata, dalla flessione del busto in avanti o da un sforzo che comporta la contrazione dei muscoli addominali) difficoltà alla deglutizione, sensazione di un corpo estraneo in gola, eccessiva salivazione. Altri sintomi, meno frequenti, sono tosse cronica, alterazioni della voce, crisi d’asma, dolore al petto simil-anginoso che può simulare una cardiopatia, addirittura la perdita dello smalto dentario.L’IRCCS Policlinico San Donato è stato prescelto quale sede per l’applicazione di una nuova procedura per il trattamento laparoscopico del reflusso gastroesofageo, il cosiddetto «sfintere magnetico». Dopo aver ottenuto l’autorizzazione da parte del Ministero della Salute, il Centro Universitario per le Malattie dell’Esofago, diretto dal Professor Luigi Bonavina, è il primo al mondo ad aver sperimentato un nuovo dispositivo antireflusso, frutto della ricerca biomedica americana: si tratta di uno speciale collarino costituito da una serie di magneti di titanio che si attraggono e si respingono a secondo della pressione che c’è nello stomaco e della minaccia che si verifichi un episodio di reflusso. Il dispositivo, di piccolissime dimensioni e da applicare in laparascopia attorno al cardias (detto anche sfintere esofageo inferiore) apre una serie di interessanti prospettive nella terapia chirurgica laparoscopica perché la procedura è ancora meno invasiva della tecnica chirurgica tradizionale oltre a rivelarsi più semplice da eseguire.Affiancandosi e migliorando le possibilità legate attualmente all’intervento chirurgico laparoscopico, il nuovo sistema rappresenta un'alternativa alla terapia farmacologica che nella maggior parte dei casi deve essere assunta per tutta la vita, per non incorrere in frequenti ricadute della malattia.Grazie alla ricerca biomedica, riferisce lo specialista, "un ingegnere americano ha sviluppato questo particolare dispositivo in grado di mimare fedelmente l'attività della valvola cardias (sfintere esofageo inferiore), che mette in comunicazione esofago e stomaco e che nei pazienti con reflusso gastro-esofageo non riesce a svolgere correttamente le sue funzioni". Il dispositivo "assomiglia a un braccialetto composto da più anelli in titanio, materiale biocompatibile" e resistente all'attacco degli acidi gastrici. "Questi anelli contengono dei piccoli magneti - aggiunge il chirurgo - che a seconda della pressione gastrica si attraggono o si respingono. In base alle necessità, dunque, la valvola si restringe o si dilata", lasciando passare il cibo dall'esofago allo stomaco, ma bloccando il reflusso acido in senso opposto.Chi è Luigi Bonavina e quali sono le tappe fondamentali della sua carriera di medico chirurgo?Nasce a Tropea il 14 ottobre 1955. Consegue nel 1973 la maturità classica al 'Liceo Galluppi'. Si laurea nel 1979 in medicina e chirurgia presso l'Università di Padova. Nel 1984 è specialista in chirurgia generale (1984) e nel 1989 in chirurgia toracica. Completa la propria formazione professionale negli Stati Uniti con la qualifica di fellow in chirurgia toracica presso la University of Chicago e la Creighton University. Nel periodo 1987-1992 è assistente e quindi aiuto presso la Clinica Chirurgica dell'Università di Padova. Nel periodo 1993-2001 è aiuto coordinatore presso l'Istituto di Chirurgia Generale e Oncologia Chirurgica dell'Università di Milano. Nel 1996 consegue il diploma dell'European Board of Surgery. E' membro di numerose società scientifiche tra cui la Società Italiana di Chirurgia, la Società Italiana di Chirurgia endoscopica, l'American College of Surgeons, la Society for Surgery of the Alimentary tract, la European Surgical Association. I suoi principali settori di interesse sono la chirurgia gastroenterologica, la chirurgia mininvasiva e la chirurgia oncologica. E' autore di 490 pubblicazioni scientifiche di cui 5 a carattere monografico. E' membro dell'Editorial Board di Diseases of the Esophagus e referee di Annals of Thoracic Surgery. Attualmente è professore associato confermato di chirurgia generale presso l'Università di Milano e Direttore dell'Unità Operativa di chirurgia generale dell'Istituto Policlinico San Donato.(lug 2007)

Link:http://www.tropeamagazine.it/tropeanews/

Una nuova tecnica chirurgica chiamata Enteryx

Si chiama Enteryx

La nuova tecnica consiste in un nuovo intervento endoscopico, dalla durata di circa 30 minuti, che con una procedura simile a una puntura permette nel corso dell'endoscopia di iniettare un materiale biocompatibile tra l'esofago e lo stomaco, l'Enteryx, una sostanza liquida che, una volta impiantata, solidifica assumendo l'aspetto di una spugna in grado di ridare tono alla valvola tra esofago e stomaco, prevenendo il reflusso gastroesofageo.

Per saperne di piú si puó telefonare al numero verde
questo: 800 98 4873, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00.








''Tutti i pazienti arruolati nello studio saranno sottoposti a endoscopia - ha spiegato Costamagna - ma solo una metà riceveranno realmente l'impianto della sostanza, potendo così confrontare nel tempo l'efficacia della nuova tecnica endoscopica nei due gruppì'. Il protocollo dello studio prevede delle visite periodiche di follow-up per verificare efficacia e tollerabilità della metodica. Se, nella visita a tre mesi di distanza dall'endoscopia ''registreremo la permanenza dei sintomi della malattia da reflusso nei pazienti che non sono stati trattati con il biopolimero faremo anche a loro l'intervento endoscopico con Enteryx''. Presso il Policlinico Gemelli questa tecnica endoscopica è già stata sperimentata con uno studio di fattibilità ormai conclusosi. Inoltre uno studio italo-belga, condotto dal professor Jacques Devière dell'ULB di Bruxelles e dallo stesso professor Costamagna, ha dato risultati positivi



Lo studio multicentrico ha trattato 115 pazienti sparsi tra stati Uniti, Canada e Europa. I dati indicanoche circa 80% dei pazientiinclusi nello studioconstatava un miglioramentodei sintomi e la conseguente riduzione o interruzione della terapia farmacologica. Sei mesi dopo il trattamentola qualitá della vita dei pazienti trattati era equivalente a quella dei pazienti curati con IPP, con una diminuzione significativadella esposizione totale dell`esofago alle secrezioni acide e al numero totale degli episodi di reflusso. É da notare poi che nessuna complicanza grave é stata rivelata tra i pazienti trattati.
Alcuni dati:
80,6% dei pazienti ha mostrato una significativa riduzione nell`utilizzo di IPP. In particolare, 71,4% ha smesso di utilizzare gli IPP
9,2% ha ridotto la dipendenza del 50% o piú
70% dei pazientimostrava entro 6 mesi valori normali di ph e l`87,5% una riduzione di piú del 50% diminuzione del livello di ph e del numero di episodi di reflusso significativo miglioramento degli indici di qulitá della vita (SF-36 QOL)





I peimi risultati dello studio condotto dal professor J. Deviére della universitá di Bruxelles (ULB -Erasme) e dal professor G. Costamagna del policlinico Universitario Gemelli di Roma sono incoraggianti. Tutti i 15 pazienti trattati hanno interrotto il trattamento con IPP mentre il 27% (4/15 usavano gli IPP a spot) gli avvenimenti avversi erano limitati e riguardavano dolore retrostenaleper alcuni giorni dopo l`intervento.


É attivo per maggiori informazioni il numero verde 800 98 4873 dal lunedí al venerdí dalle 9.00 alle 18.00



Link:http://www.asca.it/docs/NewsLetters/Target/famiglia/03/05/15/nlf11.htm



Altro Link: http://italiasalute.leonardo.it/news.asp?ID=4673

sabato 14 luglio 2007

Collare magnetico per combattere il reflusso gastroesofageo

Sperimentato un nuovo dispositivo per curare il reflusso gastroesofageo. L'Italia è stata la prima ad introdurre il dispositivo che promette ottimi risultati a fronte di un intervento laparoscopico poco invasivo e di un congegno praticamente miniaturizzato in titanio.Il reflusso gastroesofageo colpisce il 10% degli italiani e per combatterlo è stata sperimentato un nuovo trattamento basato sull'uso di un innovativo "collare magnetico": un dispositivo composto da magneti in titanio capace di controllare il reflusso a seconda della pressione nello stomaco.
Il dispositivo è introdotto nell'organismo con un intervento laparoscopico e potrebbe evitare ai pazienti i trattamenti farmacologici classici che, a volte, possono durare anche tutta la vita.
Link:http://www.barimia.info/modules/guide/item.php?itemid=285