sabato 14 luglio 2007

I disturbi legati al reflusso gastrico rappresentano la più frequente affezione del tratto digerente superiore, recenti studi indicano che il 40% della popolazione occidentale presenta reflusso gastrico spesso asintomatico ma comunque da non trascurare, soprattutto in relazione alla frequenza con cui vengono avvertiti i sintomi, al fine di evitare una cronicizzazione (malattia da reflusso gastrico).Si calcola che il 7% della popolazione avverta giornalmente i sintomi del reflusso, il 14% almeno una volta a settimana, il 15% almeno una volta al mese. Cosa é il reflusso gastrico?Per reflusso gastrico si intende il reflusso del contenuto gastrico nell' esofago e le complicanze ad esso collegate.I meccanismi che in condizioni normali evitano il reflusso gastro esofageo sono costituiti da:
pressione esercitata l'effetto della gravità (che si avverte in maniera inferiore in posizione supina) l' azione del diaframma l' angolo della congiunzione con lo stomacoIn passato si riteneva erroneamente che il reflusso gastrico dipendesse da uno spostamento per scivolamento dello stomaco al di sopra del diaframma (ernia iatale da scivolamento).L' ernia iatale da scivolamento é molto comune ed é rinvenibile radiologicamente nel 39% della popolazione, ma spesso resta asintomatica e non é sempre legata a reflusso.Oggi si ritiene invece che la causa principale del reflusso sia rappresentata da una incontinenza piu' o meno marcata dello sfintere esofageo inferiore. Lo stress e la tensione nervosa sono fattori scatenanti o concause stimolando la secrezione acida dello stomaco. Segni di riconoscimento del reflusso gastrico : Il sintomo predominante é costituito da un bruciore alla parte alta dello stomaco (pirosi retrosternale), in presenza o meno di rigurgito acido nel cavo orale "nell' 89% dei casi la sensazione di bruciore retrosternale é dovuta a reflusso gastrico" (Lancet, 1990, 335:205-8).Se il reflusso gastrico acido si manifesta con frequenza anche la mucosa interna dell' esofago ne risulta danneggiata e, se non si ricorre ad un trattamento, c'è il rischio di sviluppare un infiammazione nell' esofago (esofagite da reflusso), e nei casi più gravi una ulcerazione dell' esofago (stenosi esofagea o esofago Barret) piuttosto difficili da trattare.

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